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Matteo Olivero, pittore divisionista di Acceglio



Il monumento di Matteo Olivero al parco di Piazza Nais ad Acceglio, in una rappresentazione teatrale - luglio 2011

Matteo Olivero, pittore divisionista di Acceglio



Biografia di Matteo Olivero
Breve sintesi tratta dal volume “Matteo Olivero” di Giuseppe Luigi Marini, Edizioni Il Prisma, Galleria d’Arte Casa Editrice,1994.

1879
Nasce il 15 giugno a Pratorotondo di Acceglio. Il padre Matteo, fuochista della marina mercantile, ha 62 anni; la madre Lucia Rosano ha 35 anni.
1881
Il padre muore di colera. Lucia si trasferisce a Dronero col figlio, dove frequenta le scuole elementari.
1891
Matteo e la madre si trasferiscono a Cuneo, dove frequenta la Regia Scuola Tecnica Sebastiano Grandis.
1895
Si diploma segnalandosi per le capacità in matematica e disegno.
1896
La madre vende tutto e si trasferisce col figlio a Torino, dove si iscrive al corso preparatorio triennale dell’Accademia Albertina di Belle Arti.
1899
Accede al quadriennio accademico con menzione d’onore, medaglia d’argento e premio di incoraggiamento.
1900-1901
Prime esposizioni alla Promotrice e al Circolo degli Artisti di Torino.
1902
In estate si reca a Ginevra e St. Moritz, dove incontra le opere di Giovanni Segantini, in autunno conosce a Torino il condirettore della rivista “Les Tendances Nouvelles” di Parigi.
1903
Trascorre l’inverno ad Acceglio. Conclude l’Accademia di Belle Arti. Inizia la collaborazione con la rivista “Les Tendances Nouvelles”. Partecipa alla Promotrice di Torino.
1904
La rivista “Les Tendances Nouvelles” pubblica un articolo su di lui, con ampi apprezzamenti sulla sua tecnica divisionista. Partecipa alla Promotrice di Torino, alla Mostra torinese del Club Alpino Italiano, alla Esposizione di Grenoble e alla Prima Internazionale di Roma.
1905
Lascia Torino in polemica dopo la promotrice e si trasferisce a Saluzzo con la madre. Partecipa alla Biennale di Venezia e alla Prima Esposizione Internazionale di Angers nella Loira.
1906
Prende parte alla Nazionale di Belle Arti di Milano.
1907
Partecipa alla Rassegna della Società Amatori e Cultori di Roma, all’Esposizione di Angers, alla Biennale di Venezia e alla Promotrice di Genova.
1908
Una broncopolmonite presa al riduce in fin di vita, causata dalla sfilata di carnevale con suo carro allegorico. Le sue opere partecipano al Salone Parigino e alla Quadriennale di Torino.
1909
Significativi riconoscimenti all’Esposizione Nazionale di Belle Arti di Rimini, alla Biennale di Venezia, all’Esposizione della Società Amatori e Cultori di Belle Arti a Roma e alla Promotrice di Torino. Nuovo articolo sulla rivista “Les Tendances Nouvelles” a lui dedicato.
1910
Partecipa con una personale di 37 opere a Parigi, nel Salon International des Beaux-Arts e des Lettres. Partecipa alla Prima Internazionale di Belle Arti a Bruxelles, alla Biennale di Venezia e alla Promotrice di Torino.
1911
Apre uno studio a Torino.
1912
Nuova mostra a Parigi con 20 opere di effetti di neve nel Salon International des Beaux-Arts e des Lettres. Partecipa all’Esposizione della Società Amatori e Cultori di Belle Arti a Roma, alla Promotrice di Torino, alla Biennale di Venezia.
1913
Vince la seconda Medaglia d’oro della Giuria internazionale all’Internazionale di Monaco. Partecipa alla Promotrice di Genova, alla Promotrice di Torino.
1914
Per la mostra di carnevale del Circolo degli Artisti di Torino realizza il suo irriverente “Autoritratto ultrafuturista”, che fa ridere mezza Torino. Riceve la consacrazione alla Biennale di Venezia. Il Ministero dell’Istruzione-Direzione generale delle Antichità e Belle Arti è invitato all’Esposizione Internazionale di San Francisco.
1915
Il municipio di Torino acquista due opere per figurare nella Civica Galleria d’Arte Moderna.
1916
Causa la guerra, partecipa solo all’esposizione di Torino. Termina l’affresco per la chiesa dei santi Filippo e Giacomo ad Agliasco di Paesana.
1917
Chiamato alle armi, è destinato a Roma. Si ammala e gli è accertato un esaurimento nervoso; nell’autunno gli è consentito di esercitarsi al cavalletto nella sala scherma.
1918
In estate viene trasferito a Ferrara.
1919
Viene congedato in gennaio, torna ad Acceglio per dipingere. Partecipa alla Promotrice di Torino e all’esposizione del Circolo degli Artisti di Torino.
1920
Partecipa alla Biennale di Venezia, alla Promotrice di Torino e all’esposizione del Circolo degli Artisti di Torino.
1921
Riceve la Croce di cavaliere per meriti artistici e allestisce una personale a Saluzzo. Partecipa all’Esposizione d’Arte alla Mole Antonelliana e all’esposizione del Circolo degli Artisti di Torino.
1922
Non viene invitato alla Biennale di Venezia e ne soffre. Partecipa all’esposizione del Circolo degli Artisti di Torino.
1923
Il senatore Burgo gli commissiona un panorama di Calcinere. Partecipa alla Promotrice di Torino.
1924
Impegnato a dipingere in Valle Po. Partecipa alla Promotrice di Torino.
1925
Partecipa alla Promotrice di Torino, alla Biennale di Roma, alla esposizione della Società degli Amici dell’Arte di Torino.
1926
Ha un peggioramento di salute. Partecipa alla Biennale di Venezia; espone una personale di 48 opere a Cuneo nella Prima Esposizione Provinciale di Belle Arti. Viene nominato socio onorario della Regia Accademia Albertina e membro della Commissione Artistica permanente di consulenza della Promotrice di Torino, a cui partecipa. Invia propri lavori all’Esposizione di Arte Italiana a Buenos Aires.
1927
La salute migliora. Partecipa alla Quadriennale di Torino.
1928
Ampio profilo artistico sulla rivista “Subalpina”.
1929
Partecipa alla Promotrice di Torino.
1930
Il 27 marzo muore la mamma Lucia, all’età di 86 anni. Entra in una profonda crisi depressiva. Il senatore Burgo lo accoglie nella propria casa di Verzuolo.
1932
Il 28 aprile si suicida lasciandosi cadere nel vuoto da un abbaino.


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